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Sono in programma a Formigine due eventi per ricordare quello che accadde a Villa Emma, struttura situata a Nonantola che, grazie all’opera del sacerdote don Arrigo Beccari e del medico Giuseppe Moreali, durante la seconda guerra mondiale accolse una settantina di giovani ebrei sottraendoli alle persecuzioni nazifasciste. Si parte mercoledì 14 giugno alle 20.30 presso il Castello di Formigine con una conferenza: dopo i saluti dell’Assessore alla Cultura Marco Biagini, la serata proseguirà con un intervento del presidente di ANPI Formigine Maurizio Ferraroni e una relazione a cura di Fausto Ciuffi, Direttore della Fondazione Villa Emma - Ragazzi Ebrei Salvati. La vicenda verrà ricordata ancora sabato 17 giugno alle 11 nel parco di via Villa Emma, che per l’occasione verrà intitolato ai “Ragazzi di Villa Emma”. La mattinata prevede un saluto del Sindaco Maria Costi e, a seguire, l’intervento dell’On. Stefano Vaccari, Presidente della Fondazione Villa Emma - Ragazzi Ebrei Salvati, e le testimonianze dei nipoti del Dott. Giuseppe Moreali, Stefano e Silvia. A Villa Emma, tra il 1942 e il 1943, arrivarono 73 ragazze e ragazzi ebrei, con alcuni accompagnatori adulti, provenienti da paesi scossi da guerra e persecuzioni. Nonantola seppe allora offrire accoglienza e protezione, e tra le due comunità nacquero amicizie e non mancarono gesti di collaborazione. All’arrivo dei tedeschi in Italia, il gruppo fu nuovamente minacciato di cattura; ma la risposta solerte di un pugno di coraggiosi, che scelsero di disobbedire e dare aiuto, riuscì ad organizzare la loro fuga in Svizzera e la salvezza.

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Ultimo aggiornamento: 02-02-2024, 12:33