Se vuoi organizzare un evento bisogna innanzitutto sapere se l'evento si svolgerà su suolo privato o su suolo pubblico; se saranno somministrati alimenti e bevande; se sono previste strutture come gazebo, palchi o tribune e infine se ci sarà della musica.

Quanto tempo prima si deve comunicare l'iniziativa?
-almeno 30 giorni prima per l'utilizzo di locali comunali o suolo pubblico
- almeno 7 giorni prima per la Segnalazione di somministrazione di alimenti e bevande

A chi rivolgere la domanda preliminare?
Al Servizio Coordinamento Eventi - Indirizzo: Comune di Formigine via Unità D'Italia n. 26 - 41043 Formigine 
Attenzione! se nella domanda mancano gli elementi fondamentali ad es. nominativo recapito telefonico ecc. o risultano non leggibili, la domanda sarà ritenuta nulla.

Cosa chiedere nella domanda preliminare?
• Chiusura strade
- l'area (vie e piazze) che si intende occupare
- la data e la durata di occupazione
- l'eventuale chiusura al traffico indicando gli orari

• Per sale, palestre, locali comunali
- indicare con precisione il locale che si intende utilizzare

• Eventuale materiale
Specificare il materiale che occorre: gazebo, tavoli, sedie, palchi, ecc.
Il ritiro dovrà essere effettuato presso il Servizio Manutenzione tel 059 416289

• Contenitori rifiuti

Poiché è severamente vietato lasciare rifiuti a terra, si possono chiedere contenitori per rifiuti, specificando il numero esatto. Il ritiro presso il Servizio Ambiente tel. 059 416 313

• Allacci e fornitura straordinaria di energia elettrica
occorre chiedere direttamente all'Ente fornitore almeno 30 giorni prima (Enel Modena)

• Attività di pubblico spettacolo

Quando si organizza uno spettacolo, una manifestazione, un evento culturale aperto al pubblico in un'area circoscritta (quindi delimitata da transenne, recinzioni e con la presenza di strutture per lo stazionamento del pubblico come per esempio tribune) occorre acquisire la c.d. agibilità per il rilascio della quale occorrono le verifiche della CCVPS. Occorre predisporre un progetto, sottoscritto da tecnico abilitato, da presentare alla Commissione, la quale deve esprimere un parere preliminare  e procedere successivamente, all'effettuazione del sopralluogo.
Per la documentazione da presentare all'atto della domanda e all'atto del sopralluogo, occorre rivolgersi all'ufficio Coordinamento Eventi.
Nel caso che si tratti di aventi con afflusso inferiore a 200 persone, il parere, le verifiche e gli accertamenti della CCVPS sono sostituiti da una relazione tecnica di un professionista iscritto all'albo (ingegneri, architetti, periti industriali, geometri) che attesti la rispondenza dei luoghi alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministero dell'Interno.

• SIAE

La presentazione del permesso va fatta presso la SIAE Mandataria di Sassuolo, Via Mazzini 331, Sassuolo, Tel. 0536/981535

• Inquinamento acustico
Se la manifestazione si svolge nel rispetto della normativa sull'inquinamento acustico occorre la specifica dichiarazione.
Nei casi in cui si svolgano manifestazioni temporanee che non rispettino i limiti di rumore indicati dal DPCM 14/11/1997 (ovvero i limiti della classificazione acustica comunale) occorre chiedere una autorizzazione in deroga ai sensi dell'articolo 11 della LR 15/2001. Possono verificarsi due casistiche:
1) qualora la manifestazione che va oltre i limiti di cui al DPCM 14/11/1997 rispetta comunque gli orari e i valori limite di cui alla tabella 2 della delibera di Giunta Regionale n. 45/2002, la richiesta di autorizzazione in deroga viene corredata da una relazione di impatto acustico (deve essere SEMPRE corredata dalla relazione). In questo caso l'autorizzazione in deroga è rilasciata tacitamente dal Comune se entro 30gg non vengono richieste integrazioni o espresso il diniego.
2) qualora la manifestazione non rispetti i limiti previsti dalla deliberazione regionale, tabella 2, per quanto riguarda orari e/o i valori limite, la richiesta di autorizzazione in deroga viene rilasciata previo parere espresso dell'Arpa (si tratta di una autorizzazione espressa).

• Somministrazione di alimenti e bevande
Occorre compilare il Modulo SCIA: Segnalazione di Inizio Attività per somministrazione temporanea.
Nella modulistica è necessario indicare il responsabile della somministrazione in possesso dell'attestato di formazione per il personale alimentarista.
Nel modulo occorre precisare l'elenco degli alimenti, delle bevande e dei fornitori, nonché tutte le attrezzature utilizzate.
E' vietata la somministrazione di bevande alcoliche ai minori.

Modulistica

Modello preliminare (mod.1)

Modello per Concessione d'uso del suolo pubblico (mod.1.1)

Modello per Concessione d'uso "Loggette"(mod. 1.2)

Modello per Concessione d'uso "Sala Loggia"(mod 1.3)

Istanza Organizzazione Eventi (mod.2)

SCIA per attvità temporanea di somministrazione (mod.3) 

Impatto acustico (mod.4)

Modello autorizzazione eventi con animali (mod.5)

Modello pesche ,lotterie tombole e banchi di beneficienza (mod.6)

LINEE GUIDA PER SAGRE E FESTE PAESANE SENZA ATTIVITA' DI PUBBLICO SPETTACOLO
Le misure tecniche e gestionali di seguito riportate sono da considerarsi delle indicazioni.
L'applicazione delle norme vigenti in materia di prevenzione incendi e di sicurezza negli ambienti di
lavoro rientra nella responsabilità del titolare dell'attività.

Area di installazione

1. Il luogo di installazione deve consentire l'avvicinamento e la manovra degli automezzi di soccorso e la possibilità di sfollamento delle persone verso aree adiacenti:
- larghezza 3,5 m,
- altezza libera 4 m,
- raggio di curvatura 13 m,
- pendenza non superiore al 10 %,
- resistenza al carico almeno di 20 t (8 sull'asse anteriore e 12 sull'asse posteriore con un passo di 4 m);
2. le strade per l'allontanamento del pubblico devono avere una larghezza totale pari almeno alla metà della larghezza complessiva delle uscite dell'impianto e l'allontanamento deve essere possibile in due sensi.

Distanze di sicurezza
1. Tra i tendoni ed edifici e strutture esterne deve essere mantenuta una distanza non inferiore a 3,5 m.

Strutture e layout
1. Il montaggio delle strutture e del tendone deve avvenire in conformità a quanto previsto dal progetto e da quanto prescritto dal produttore (sono vietate installazioni difformi o che prevedano dimensioni o conformazioni diverse);
2. tutte le uscite e le vie di esodo devono avere altezza non inferiore a 2 m ed una larghezza minima di metri 1,20. Devono essere mantenute costantemente sgombre da ostacoli di qualsiasi genere fino all'esterno ed essere mantenute aperte o, comunque, apribili verso l'esterno a semplice spinta;
3. devono essere garantiti percorsi di esodo sgombri da ostacoli verso le uscite di sicurezza, di larghezza pari a quella delle uscite e comunque non inferiore a 1,2 m e di lunghezza massima di 50 m;
4. nella realizzazione dei percorsi di esodo e delle uscite di emergenza deve essere tenuto conto della loro fruibilità da parte di persone con ridotte od impedite capacità motorie;
5. l'affollamento massimo all'interno dei locali deve essere di 100 persone per ogni uscita da 120 cm (50 persone ogni "modulo" d'uscita da 60 cm);
6. le uscite di emergenza, distribuite con criteri di uniformità e simmetria rispetto all'asse longitudinale della sala, per garantire percorsi di esodo in direzioni contrapposte, devono in ogni caso essere in numero minimo di due fino a 150 persone complessivamente presenti e di tre quando le persone sono in numero superiore.

Impianti elettrici
1. Deve essere previsto un impianto di illuminazione di sicurezza che assicuri un livello di illuminazione non inferiore a 5 lux ad un metro di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita, e non inferiore a 2 lux negli altri ambienti accessibili al pubblico;
2. i cavi elettrici volanti devono essere situati ad altezza non inferiore a 2,5 m ed adeguatamente ancorati ad elementi fissi, quelli posti in corrispondenza dei percorsi carrabili per i mezzi di soccorso o strade aperte al pubblico devono essere posti a 6 m dal suolo o a terra
adeguatamente protetti (norma CEI 64/8/7 sez. 704 e CEI 11-4);
3. i cavi elettrici posati sul piano di calpestio devono essere protetti meccanicamente con idonei dispositivi di protezione allo scopo realizzati (passaggio di sole persone o di mezzi di trasporto);
4. tutti i corpi illuminanti sospesi devono essere protetti da cadute accidentali e, se collocati ad altezza inferiore a 2,5 m, protetti contro gli urti;
5. i componenti elettrici ed i corpi illuminanti che possono raggiungere temperature superficiali pericolose per un possibile innesco di un incendio devono essere installati a debita distanza da materiale combustibile, ovvero si dovranno prevedere idonei schermi protettivi termicamente
isolanti;
6. eventuali apparecchiature elettriche esposte agli agenti atmosferici devono avere un grado di protezione non inferiore a IP 55;
7. il contatore dell'ente erogatore ed il quadro elettrico principale di derivazione devono essere ubicati in appositi quadri chiudibili a chiave o lucchetto;
8. deve essere installato un impianto di illuminazione di emergenza che garantisca un grado di illuminamento non inferiore a 5 lux lungo le vie di esodo e di 2 lux sul resto del locale;
9. all'esterno dell'attività deve essere installato, in posizione visibile, accessibile e segnalata, un dispositivo di sgancio dell'intero impianto elettrico.

Reazione al fuoco
1. Il telo dei tendoni deve essere di classe di reazione al fuoco non superiore a 2, ed essere dotato di omologazione del Ministero dell'Interno per l'utilizzo "sospeso suscettibile di prendere fuoco su entrambe le facce" e di dichiarazione di conformità al prototipo omologato a firma del produttore.

Gestione della sicurezza
1. Deve essere prevista una squadra antincendio costituita da almeno 2 persone (il numero deve essere valutato in funzione delle caratteristiche dell'attività e dal numero di ospiti presenti da parte del responsabile dell'attività, in modo da garantire un primo intervento antincendio e l'assistenza all'evacuazione delle persone), in possesso di attestato di partecipazione ad un corso di formazione per il livello di rischio valutato ai sensi dell'allegato IX D.M. 10.03.1998;
2. deve essere installata segnaletica di sicurezza in conformità al D.Lgs. 81/08.

Presidi antincendio
1. Devono essere installati un numero di estintori conforme a quanto previsto dal D.M. 10.03.1998;
2. in prossimità delle bombole di G.P.L. deve essere tenuto almeno un estintore di capacità estinguente non inferiore a 89 BC;
3. nel locale cucina, se la potenzialità totale degli apparecchi è superiore a 34,89 Kw, il numero e la tipologia degli estintori devono essere conformi al D.M. 12.04.1996 con alimentazione a gas o al D.M. 28.04.2005 con alimentazione a combustibile liquido.

Impianti termici e di cottura
1. Il locale cucina deve essere realizzato con materiali di classe 0 (incombustibile) di reazione al fuoco ed essere scollegato da altre strutture combustibili, compreso il tendone per la consumazione pasti. Nel caso la potenzialità totale degli apparecchi alimentati a combustibile gassoso, liquido e solido sia maggiore di 34,89 Kw la distanza tra la cucina ed il tendone per la ristorazione deve essere non inferiore a 3,5 m;
2. il collegamento tra la cucina ed il tendone consumazione pasti può essere coperto con una tettoia incombustibile della larghezza minima necessaria ed in ogni caso non superiore all'altezza di imposta (D.M. 30.11.1983 spazio scoperto), mantenendo i lati aperti;
3. le installazioni di impianti accessori, come generatori di calore, depositi di gasolio, depositi fissi o in bombole di G.P.L., deve avvenire nel rispetto delle regole tecniche specifiche di prevenzione incendi;
4. i gruppi di cottura e gli impianti termici devono essere marchiati CE ovvero, se esistenti, dotati di dispositivi di sicurezza, per il blocco del flusso del gas in caso di spegnimento della fiamma, dotati di approvazione Ministeriale con validità all'epoca dell'acquisto;
5. gli apparecchi di riscaldamento a combustibile gassoso, liquido o solido devono essere installati in conformità ai DD.MM. 12.04.1996 e D.M. 28.04.2005 e comunque in posizione tale da evitare la propagazione dell'incendio dal generatore al tendone;
6. i dispositivi di sicurezza devono essere mantenuti in efficienza e controllati periodicamente.

Impianti adduzione gas e depositi di gas e legna
1. Le tubazioni di adduzione del gas devono essere rigide, ad eccezione dell'ultimo tratto di collegamento agli utilizzatori ed essere conformi alle norme UNI 7129, UNI 7131 ed UNI TR 11426 o, in caso di potenza superiore a 34,8 9 Kw, al D.M. 12.04.1996;
2. eventuali bombole di G.P.L. per l'alimentazione degli apparecchi devono essere installate secondo quanto previsto dalla norma UNI TR 11246 nel caso di potenza totale degli apparecchi non maggiore a 35 Kw e quantitativo di G.P.L. inferiore a 125 Kg o dalla Circ. 74/1956 negli altri
casi;
3. eventuali depositi fissi di G.P.L. devono essere installati in conformità al D.M. 14.05.2004;
4. all'esterno della cucina deve essere previsto un dispositivo di intercettazione del gas e dell'alimentazione elettrica;
5. il locale cucina deve essere dotato di aperture di ventilazione permanente in conformità alla norma UNI 7129 se la somma totale delle potenzialità di tutti gli apparecchi alimentati a gas, a combustibile liquido e solido, è inferiore a 34,89 Kw, ovvero in conformità al D.M. 12.04.1996 o D.M. 28.04.2005 se di potenzialità superiore;
6. i depositi di legna o carbonella per la cottura a brace devono essere tenuti all'esterno e distanti dai tendoni e dai punti di cottura almeno 6 m.