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Come in ogni Distretto sanitario, a Modena Ausl e Comune fanno squadra per aiutare i soggetti a rischio ad evitare le conseguenze più gravi del caldo, con una task force pronta a intervenire in caso di emergenza. Il decalogo per affrontare la calura estiva e le azioni a sostegno dei caregiver Come in ogni Distretto sanitario, a Modena Ausl e Comune fanno squadra per aiutare i soggetti a rischio ad evitare le conseguenze più gravi del caldo, con una task force pronta a intervenire in caso di emergenza. Il decalogo per affrontare la calura estiva e le azioni a sostegno dei caregiver.

Anche quest’anno l’arrivo dell’estate e delle alte temperature tipiche di questi mesi non trovano impreparati l’Azienda USL di Modena e gli enti locali della provincia, che già da diverse settimane hanno predisposto piani per assistere la popolazione e aiutarla ad affrontare il caldo, partendo dai più fragili, in particolare anziani e malati cronici. 

Si tratta del “Piano caldo”, già attivo in ognuno dei sette distretti territoriali dell’Azienda USL di Modena: in particolare per il Distretto di Modena, nell’ambito della sinergia presente da anni su diversi fronti tra la Direzione del Distretto e il Dipartimento di Cure primarie dell’Azienda USL e i Servizi del Settore Politiche sociale del Comune di Modena, è stato definito un coordinamento e un gruppo operativo (costituito da assistenti sociali, infermiere di comunità, operatori assistenziali, tutti capaci e reattivi nell’affrontare le emergenze dovute alle ondate di calore segnalate da ARPAE), di cui sono condivisi i contatti per garantire l’immediata reperibilità e attivazione, mentre un “piano di azione” specifica nel dettaglio le iniziative di prevenzione e assistenza.

Queste prevedono la mappatura delle persone che vivono a domicilio a più alto rischio – con particolare attenzione a condizioni di solitudine e isolamento – e la disponibilità di un numero verde (800493797), operativo sino al 15 settembre, per l’ascolto, l’orientamento e l’attivazione dei servizi di assistenza dedicati ai cittadini fragili. Per le emergenze è necessario rivolgersi immediatamente al 118. 

Qualora si verificassero situazioni di allarme, in base alle segnalazioni di ARPAE, il piano prevede l’attivazione di interventi nei confronti dei cittadini più a rischio: dalla possibilità di accesso temporaneo presso un luogo più fresco in strutture e servizi locali per le persone in condizioni di fragilità, durante le ore più calde del giorno, alla consegna a domicilio della spesa, dei pasti o dei medicinali, dalle telefonate di controllo per verificare lo stato di salute, alla segnalazione - da parte dei Medici di Medicina Generale - di situazioni di fragilità alla Centrale Operativa Territoriale (COT), che potrà attivare il monitoraggio telefonico attraverso il servizio di telemedicina.

L’Azienda USL inoltre garantisce la sorveglianza sugli esiti sanitari delle ondate di calore, attiva fin dal 2003.

Dieci consigli contro il caldo - Fondamentale resta anche sensibilizzare la popolazione, insistendo sulle misure personali di contrasto al calore estivo. L’Azienda USL ha riassunto in un decalogo, reperibile alla pagina dedicata del portale aziendale www.ausl.mo.it/piano-caldo-2023, una serie di consigli pratici che riguardano, ad esempio, le abitudini di vita quotidiana, come evitare di uscire nelle ore più calde dalle 11 alle 18, l’alimentazione (bere acqua e mangiare cibi leggeri), l’abbigliamento (indossare vestiti leggeri e comodi), ma anche indicazioni sulla gestione dell’abitazione (usare tende e chiudere le imposte nelle ore più calde) utili per tutti i cittadini e per questo tradotti in più lingue. Nei giorni di caldo torrido, l'indice di disagio climatico è ai livelli più alti e mette a rischio un'ampia fascia della popolazione rispetto alla possibilità di patologie legate al calore. 

Colpo di sole e colpo di calore, le differenze - Come ad esempio il colpo di sole, che comporta un aumento della temperatura corporea a causa dell'irradiazione solare e di una protezione inadeguata, e può associarsi a scottature sulla pelle o sul capo. Ciò può accadere anche in montagna, dove le temperature sono più basse ma gli effetti dei raggi UV sono maggiori.

Il colpo di calore, invece, può manifestarsi anche al chiuso o in assenza del sole, quando la temperatura esterna è molto alta ed è associata a un elevato tasso di umidità o alla mancanza di ventilazione, condizioni a cui l'organismo non riesce ad adattarsi. I sintomi iniziali, quali debolezza, febbre, abbassamento della pressione arteriosa, nausea e vomito, possono essere molto sfumati: conoscerli aiuta a comprenderne la gravità e a intervenire nel modo più opportuno. 

Collegato al caldo e a un'eccessiva sudorazione c'è anche il rischio di disidratazione: l'organismo perde più liquidi di quanti ne assuma e si altera l'equilibrio di sali minerali e zuccheri.

Il supporto ai caregiver, anche psicologico - Nella progettazione in ambito socio-sanitario grande attenzione è posta nei confronti dei caregiver, anello di congiunzione tra gli assistiti e gli operatori ma soprattutto risorsa preziosa che supporta gli interventi professionali territoriali.

L'Azienda USL di Modena, con la collaborazione del Settore di Psicologia Clinica Aziendale, nell’ambito delle attività trasversali provinciali programmate dal Progetto Caregiver ha attivato un call center per sostenere e orientare i caregiver familiari. 

Il servizio, raggiungibile al numero 059 5137124, è attivo il lunedì, mercoledì e giovedì dalle 10 alle 13 e rappresenta uno dei punti di accesso agli interventi socio-sanitari previsti dall’Ausl a favore dei cittadini che quotidianamente assistono un parente tra le mura domestiche, consapevole che assistere un proprio caro può risultare faticoso sul piano fisico, psicologico, economico e relazionale.

Il numero mette a disposizione interventi di sostegno psicologico, di tipo individuale e di gruppo, sia in presenza che online per chiunque volontariamente e consapevolmente si assume compiti di assistenza e cura di un familiare malato o disabile.

Il caregiver familiare può riportare elevati livelli di stress emotivo, stanchezza fisica, isolamento sociale, frustrazione, a causa del significativo carico a cui è sottoposto. Una volta attivati, gli operatori del servizio individuano, nell'ambito dei servizi psicologici dell’Ausl di Modena, il percorso più adeguato per il caregiver richiedente, che viene ricontattato nel minor tempo possibile per un primo colloquio di valutazione.


IL DECALOGO

1. Non uscire nelle ore più calde: meglio uscire al mattino presto o nel tardo pomeriggio; seguire le indicazioni meteo; chiudere le imposte durante le ore centrali, per mantenere una temperatura più fresca all’interno;

2. Bere molta acqua, meglio se fresca, mai gelata;

3. Fare pasti leggeri: consumare frutta e verdura di stagione, evitare i cibi molto elaborati e salati, quelli molto zuccherati e grassi, l’alcol. Non assumere cibi troppo caldi o troppo freddi;

4. Attenzione a come ci si veste: indossare vestiti larghi, leggeri e comodi in fibre naturali e di colore chiaro, evitare i sintetici; evitare accessori scuri, prediligere quelli di colore chiaro;

5. Proteggersi: usare cappelli, occhiali e ventagli per proteggere occhi e capo;

6. Rinfrescarsi spesso: inumidire polsi e fronte; bagnarsi con acqua fresca, consigliati anche i bagni in acqua tiepida;

7. Non esporsi al sole nelle ore più calde: usare sempre creme protettive;

8. Evitare lo sport nelle ore centrali: l'attività fisica fa bene, ma occorre evitare le ore centrali del giorno, bere a piccoli sorsi ogni 10-15 minuti e indossare una maglietta che trattenga il sudore. Evitare di praticare sport a torso nudo;

9. Pulire i filtri dei condizionatori: verificare l’ultima manutenzione e ripeterla se necessario;

10. Aiutare le persone più fragili: oltre ai bambini ci sono anziani soli, malati cronici, donne in gravidanza, sosteniamole nelle commissioni quotidiane e verifichiamo se hanno bisogno di aiuto.

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Ultimo aggiornamento: 12-03-2024, 12:32