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Oltre il 50% delle emissioni di gas serra è causato, direttamente o indirettamente, da un uso sregolato dell’energia da parte dell’uomo. Sottoscrivendo il Patto dei Sindaci, come solo alcuni comuni hanno fatto, Formigine ha aderito all’impegno di ridurre entro il 2020 le emissioni di gas serra (Co2) e dei consumi energetici del 20%, nonché di aumentare il ricorso a fonti di energia rinnovabile del 20%: è quello che viene chiamato “Piano 20 20 20”, l’insieme di  misure decise dalla UE per il periodo successivo al termine del Protocollo di Kyoto, il trattato realizzato per il contrasto al cambiamento climatico. Simili obiettivi, da raggiungersi attraverso le azioni previste dal Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) presupponevano un impegno molto importante per l’Ente. Nonostante ciò, per quanto di sua competenza, il Comune ha effettuato delle scelte che hanno prodotto dei risultati concreti. Stando agli ultimi dati disponibili infatti (relativi al 31/12/2015), per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di Co2, l’obiettivo è stato raggiunto con cinque anni di anticipo. Infatti, la diminuzione delle emissioni di Co2 di circa 76 milioni di tonnellate, rappresenta un risultato inferiore del 31,4 per cento rispetto all’obiettivo previsto da realizzare entro il 2020. Sono diversi i fattori legati alle politiche ambientali che hanno prodotto un simile risultato. In primo luogo, gli interventi effettuati sulla mobilità nella direzione di una fluidificazione del traffico, ad esempio attraverso la realizzazione di rotatorie. Poi, gli investimenti sugli edifici pubblici, in particolare scuole, dal 2009 realizzati tutti in classe energetica A. Infine, fondamentale è stata la riqualificazione del patrimonio edilizio privato agevolato anche dagli incentivi urbanistici presenti nei regolamenti comunali. “La direzione è quella giusta – afferma l’Assessore all’Ambiente Giorgia Bartoli - ma la strada è ancora lunga. Recentemente le quattro regioni del bacino padano hanno sottoscritto un Piano aria congiunto: la nostra è un’area in cui risiede il 40 per cento della popolazione italiana (oltre 23 milioni di persone) e in cui si produce oltre il 50 per cento del Pil nazionale. D’altro canto, la conformazione orografica e meteoclimatica delle nostre regioni rende particolarmente difficile la dispersione degli inquinanti, provocando superamenti dei valori limite per polveri sottili, ossidi di azoto ed ozono. L’approccio che il Comune di Formigine deve portare avanti per migliorare ancora deve essere trasversale, coinvolgendo tutti i settori che incidono sulla qualità dell’aria: mobilità, riscaldamento domestico, agricoltura, energia e attività produttive e ci impegneremo il più possibile di attuare politiche congiunte con l'intero Distretto ceramico”.  “E’ un bel risultato – commenta il Sindaco Maria Costi - ottenuto grazie a un lavoro sinergico fatto da tutta la comunità. Continueremo a lavorare in questa direzione cercando di migliorare ulteriormente, per quel che è possibile e ci compete, la qualità dell’aria che respiriamo: un obiettivo fondamentale per il futuro di tutti noi”.

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Ultimo aggiornamento: 18-01-2024, 14:29